Se questo è un uomo, di Primo Levi, letto da Samuel Puglisi

Ciao, oggi volevo parlarvi di un libro che ho letto, ovvero “Se questo è un uomo, scritto da Primo Levi. Il libro è un romanzo storico, e racconta la terribile esperienza vissuta in prima persona da Primo Levi, nei campi di concentramento nazisti. Viene catturato il 13 Dicembre del 1943 dai fascisti, nel febbraio dell’anno successivo Primo Levi viene deportato insieme ad altri 650 ebrei italiani nel lager di Auschwitz III-Monowitz in Polonia e vi rimane fino all’ arrivo dell’Armata Rossa, il 27 gennaio 1945. Il bisogno di raccontare al mondo le atrocità del lager perché non vengano dimenticate spinge l’autore a descrivere la condizione dei prigionieri, sottoposti a una progressiva “bestializazione”, oltre che a continue violenze e atrocità: privati della dignità umana e della propria identità – i prigionieri sono identificati da un numero tatuato sul braccio, non dal nome – devono cedere alla legge brutale della sopravvivenza per superare la fame, la fatica, il freddo, il rischio di ammalarsi e essere destinati alle camere a gas. Resiste però tra i prigionieri un barlume di solidarietà, che mostra come il tentativo nazista di annientare umanamente le vittime non riesca appieno. Questo libro mi è piaciuto molto perché dà spazio alle riflessioni del lettore, che prova a immedesimarsi in Primo Levi per capire quanto fosse terribile vivere nel lager. Ma soprattutto è molto interessante perché pone una domanda: se ci fossi stato tu, saresti sopravvissuto?
Il libro mi è piaciuto anche perché è scritto in modo chiaro, e spiega tutto quello che succede dentro al lager, in certi casi sembrando quasi una guida per poter resistere nel campo. Consiglio a tutti coloro che non vogliono dimenticare la tragedia dell’Olocausto.

primo levi

 

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